Nei boschi di Bardineto un anello alla scoperta di un appartato angolo delle Prealpi Liguri
Il Bric Tencione e il Monte Lingo sono le principali elevazioni di un tratto del crinale ligure/padano poco frequentato e toccato solo marginalmente dall’Alta Via dei Monti Liguri. L’anello che segue esplora la zona partendo da Muschieto, una frazione di Bardineto che si trova allo sbocco di un valloncello boscoso tributario della Bormida di Millesimo. La gita è adatta agli inverni poco nevosi oppure all’inizio della primavera, quando il verde tenero delle giovani foglioline dei faggi lascia filtrare il sole e permette allo sguardo di spaziare sulle montagne e le valli circostanti. In primavera si possono tra l’altro osservare belle fioriture di piantine del sottobosco che poi torneranno all’anonimato con il rigoglio della vegetazione estiva.
Accesso: provenendo da Calizzano lungo la SP52 ci si tiene a sinistra del centro storico e, nei pressi del cimitero, si svolta a destra per Muschieto, posteggiando in uno spiazzo sulla sinistra della stradina appena oltre al ponte sulla Bormida (701 m).
Itinerario: piedi si imbocca la stradina asfaltata che, costeggiando il rio Muschieto, passa a fianco dell’omonima frazione e si arriva in poche decine di metri ad un bivio: lo sterrato di sinistra ci servirà al ritorno, mentre si procede dritti sulla strada che si inoltra nella valletta diventando sterrata e superando con un ponticello il rio. Dall’altro lato del corso d’acqua dopo pochi metri si arriva ad un bivio, dove si procede a destra; al bivio successivo, anch’esso a pochi metri di distanza, si abbandona la stradina principale imboccando un ripido sterrato che procede inizialmente infossato tra pareti terrose. Dopo essersi lasciato a sinistra una diramazione il viottolo procede ripido salendo nel bosco e, ignorata una seconda diramazione questa volta verso destra, si raggiunge il colletto che separa la valletta di Muschieto da quella di Brigneta (m. 900 circa, cartelli in legno). Con una breve digressione verso destra, prima su sterrato e poi per una traccia tra gli alberi, si può in breve raggiungere il Bric del Bastione (927 m), dove sono facilmente individuabili i resti di trinceramenti di epoca napoleonica che ne contornano la cima. Fatto ritorno alla sella si procede ora lungo lo sterrato che, in una bella faggeta, transita nei pressi del crinale Brinola/Muschieto, inizialmente in lieve discesa. Si ricomincia poi a salire, ignorando varie diramazioni che si staccano dal viottolo di crinale. Quando lo stradello tende a girare più decisamente verso destra è preferibile seguire una traccia che sale nel bosco quasi per la massima pendenza, tenendosi nei pressi dello spartiacque, tagliando così vari tornanti. Guadagnando rapidamente quota si tagliano alcune volte varie piste forestali e si giunge poi, fuori sentiero, al Bric Groppi (1175), l’anticima orientale del Bric Tencione. Si procede ora a vista per il crinale che poggia verso destra e si raggiunge in breve una selletta dove si ritrova lo sterrato principale; alla base di un grosso faggio una piccola freccia in legno indica la via per il Bric Tencione. Di qui in pochi minuti si sale al punto sommitale della montagna (1191 m, 1.50 ore), segnalato da un rustico ometto in pietrame e dove compaiono i cartelli relativi alla gestione della caccia posizionati dalla Provincia di Cuneo. Tornati alla selletta si scende ora per la stradina (che in questo tratto è segnalata da triangoli di vernice gialla) in direzione delle due grandi pale eoliche del Bric Schenasso; dietro queste si distingue il Monte Lingo e, in secondo piano, la mole rocciosa della Rocca Barbena. Raggiunta una cascina (Casa Dondella, 1104, fontana) si può scegliere se procedere per una traccia di crinale, scavalcando una modesta elevazione boschiva, oppure lungo lo sterrato che taglia a mezzacosta il rilievo sul lato verso Muschieto. Poco prima dell’impianto eolico si sbuca comunque sullo sterrato percorso dall’Alta Via dei Monti Liguri (segnavia bianco/rosso), che si segue verso sinistra. Il terreno si fa aperto e in questo tratto lo sguardo può spaziare a sinistra verso il versante marittimo della Prealpi Liguri. Percorso circa un km si giunge ad una selletta (cartello, 1000 m) posta alla base del Monte Lingo, dove ad un bivio il percorso dell’Alta Via inizia a tagliare il versante orientale della montagna, mentre il nostro itinerario procede a sinistra sul suo versante opposto lungo uno sterrato meno battuto. Entrati tra gli alberi in breve si arriva a un nuovo bivio: lasciatisi per il momento a sinistra il ramo dello sterrato che ci riporterà a Muschieto si procede sull’ampia traccia di destra che, uscita dal bosco, raggiunge con percorso ripido e diretto la cima del Monte Lingo (1102 m, 1.10 ore), sulla quale sorge una antenna con un piccolo edificio di servizio. Pochi metri a destra si trova una anticima, raggiungibile in pochi minuti per una traccia di sentiero tra gli alberi, caratterizzata da un risalto roccioso circondato da grossi cespugli di nocciolo. Fatto ritorno al bivio precedente si procede verso destra tagliando in falsopiano il versante occidentale del Monte Lingo e poi, sempre per una malandata pista forestale, scendendo ripidi fino a sbucare a “T” su una stradina a mezzacosta. Prendendo a sinistra si passa quasi in piano presso Casa Sciorta (884 m) e si raggiunge una ampia sella a 846 metri di quota, sulla quale convergono varie stradine. Volendo accorciare i tempi è possibile rientrare a Muschieto proseguendo verso sinistra per la stradina più battuta. Il nostro anello procede invece diritto e, per una pista forestale che in questo tratto è poco più di un sentiero, transitando in una bella zona boscosa si va a scavalcare la quota 927 m, oltre la quale si comincia poi a scendere tenendosi nei pressi del crinale. Ignorando anche in questo caso varie diramazioni laterali ci si ricongiunge al infine percorso di andata a poche decine di metri dal punto di partenza (1.30 ore) .