Le cime di Serpentera

Le tre cime di Serpentera sono un gruppetto di elevazioni sul crinale Pesio/Ellero, nel cuore delle Alpi Liguri. La salita da Pian Marchisio è piacevole e permette anche di fare la conoscenza con due belle conche lacustri, quella del Lago Biecai e quella del piccolo Lago delle Moie.


Lunghezza [Km]: 14.6
Dislivello [metri]: 800
Tempo di Salita [ore]: 03:00
Tempo Totale [ore]: 05:15
Difficoltà   Escursionisti
Punto di Partenza: Porta di Pian Marchisio
Latitudine : 44.20603246
Longitudine: 7.72753686
Punto di Arrivo: Porta di Pian Marchisio
Latitudine : 44.20610232
Longitudine: 7.72749138



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Meteo Abbateggio

La salita da Pian Marchisio alle Cime di Serpentera si svolge inizialmente su una stradina sterrata e poi, fino alla Porta Sestrera, su un sentiero evidente e ben segnalato dalla GtA (Grande traversata delle Alpi). La salita alle tre cime percorre invece un ampio crinale ampio e senza particolari difficoltà, almeno quando non c'è neve e il tempo è bello. La discesa verso il Lago delle Moie con scarsa visibilità o con abbondante neve residua può invece essere più complicata e in questi casi sarebbe meglio ripercorrere la via dell'andata. 

Particolarmente interessante è la conca dell'effimero Lago Biecai: si tratta di uno specchio d'acqua che per la maggior parte dell'anno è asciutto e il cui fondale si presenta inerbito. Questo si deve alla natura carsica della zona: il lago infatti si riempie d'acqua con lo scioglimento delle nevik ma si prosciuga poi rapidamente a causa della permeabilità del terreno sottostante. Anche se si trova poco al di fuori del Parco regionale del Marguareis la zona è frequentata da numerosi animali selvatici.

Accesso: da Roccaforte Mondovì si seguono le indicazioni per l'Alta Valle Ellero; la stradina nel suo tratto più a monte alterna tratti asfaltati a tratti sterrati ma piuttosto ben tenuti; si posteggia nello spiazzo in corrispondenza della "Porta di Pian Marchisio" (1634 m, una quindicina di posti auto).

Salita: a piedi si imbocca la stradina sterrata che, costeggiando l'Ellero, risale la vallata. Dopo un tratto quasi senza svolte il viottolo guadagna quota con una paio di tornanti, che si possono tagliare sulla sinistra per tracce di passaggio del bestiame, arrivando poco dopo ad un bivio (palina). A questo punto si abbandona la stradina e si segue verso destra un sentiero che, in pochi minuti di cammino, sale al rifugio "Mondovì - Havis de Giorgio" (1755 m, 0.30 ore). Contornando sulla sinistra il rifugio si prosegue sul sentiero con segnavia GtA (indicazioni per la Porta Sestrera, bande di vernice bianco/rosse), che seguiremo fino al punto di valico. Il nostro itinerario taglia obliquamente un costolone erboso e, raggiunta la linea di colmo, si immette in lieve discesa nel vallone del rio Ciappa, caratterizzato in questo tratto da bassi cespugli. Dopo un tatto in falsopiano si ricomincia a salire portandosi alla base della ripida balza che sostiene la conca del Lago Biecai, superandola poi con una serie di tornanti accuratamente tracciati e a tratti scalinati. Si arriva così alla "Porta Biecai" (2000 metri circa), che dà accesso alla conca del lago omonimo. Lasciatisi a sinistra alcune diramazioni che scendono verso il lago, e a destra un primo sentiero per il lago delle Moie, si procede a mezzacosta tenendosi alti sulla conca lacustre, con davanti la mole arrotondata della Cima Sud di Serpentera. Il nostro sentiero si porta ad ovest del lago e, con un tratto piuttosto ripido, raggiunge un belvedere roccioso dal quale si gode di una bella vista d'insieme sulla conca. La pendenza si riduce e il nostro itinerario supera due bivi posti a breve distanza l'uno dall'altro: il primo dà accesso a una diramazione verso il Lago delle Moie (potrà servirci al ritorno), mentre al secondo ci si lascia a sinistra il sentiero per il rifugio Garelli procedendo dritti. Si Ricomincia quindi a salire infilandosi nel valloncello che scende dala Porta Sestrera e si raggiunge in breve il punto di valico (2228 m, 1.50 ore). Dal passo si abbandona il sentiero e si sale verso destra e, seguendo l'ampio crinale erboso Pesio/Ellero, si raggiunge la Cima di Serpentera Sud (2343 m), segnalata da un ometto in pietrame. Sempre seguendo il crinale si passa per un ampio dosso prativo e ci si abbassa ad una sella a quota 2304, dalla quale si risale poi alla sommità delle Rocche Gaudioline (o Cima Centrale di Sepentera, 2356 m), dove l'ambiente si fa più arido e pietroso. Scavalcata questa sommità ci si porta alla selletta che separa le Rocche Gaudioline dalla Cima Nord di Serpentera, la più alta delle tre, e se ne raggiunge poi la sommità per una elementare cresta erboso detritica (ometto con croce, 2361 m, 0.40 ore).

Discesa: una interessante alternativa alla via percorsa in salita è la discesa verso il lago delle Moie. Il primo tratto avviene fuori sentiero, e quindi prima di affrontarlo vanno valutate con attenzione le condizioni di innevamento e la visibilità. Dalla Cima Nord si fa ritorno alla selletta che la divide dalle Rocche Gaudioline e con percorso libero si scende, per una ampia pendice prativa, al pianoro erboso attorno al quale le tre Cime di Serpentera formano una sorta di semicerchio. Di qui, per tracce di passaggio del bestiame, ci si incunea in uno dei valloncelli che scendono verso l'ampia conca del Lago delle Moie. Senza toccare lo specchio d'acqua si poggia quindi a destra per immettersi sul sentiero G5B, anch'esso segnalato da un segnavia rosso/bianco piuttosto stinto. Imboccatolo verso destra si raggiunge un colletto erboso, alla sinistra del quale si trova una ampia cima erbosa senza nome sulla cartografia. La salita richiede pochi minuti ma offre un buon colpo d'occhio sulla conca del lago delle Moie e sulle montagne circostanti. Fatto ritorno al colletto si prosegue per il sentiero segnalato, attraversando a mezzacosta un valloncello che scende in direzione del Lago Biecai e andando poi a reimmettersi sulla via dell'andata, che si percorre a ritroso fino al punto di partenza (2.15 ore).

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