La montagna più nota e frequentata delle Prealpi Liguri è il Monte Galero, ma non è certo l’unica meta escursionistica di questa zona della catena alpina. La salita al Bric della Penna offre un interessante punto di vista sulla Val Tanaro, e può essere completata raggiungendo un paio di altre elevazioni minori.
Accesso: dal Piemonte o dalla Liguria si raggiunge il Colle San Bernardo (961 m). Si può posteggiare nel piazzale presso il punto di valico oppure proseguir3e per qualche centinaio di metri su una sterrata che si stacca verso ovest dalla ex-SS 490, e lasciare l'auto in uno slargo appena dopo al bivio del "Poggio Coppa d'Oro" (palina, 990 m circa).
Andata: si prosegue in direzione ovest sullo sterrato, sul quale transita '"Alta Via dei Monti Liguri" e che diventa a tratti piuttosto dissestato. Dopo un tratto sul versante padano del crinale la stradina si sposta su quello esposto verso il Mar Ligure e, passata nei pressi delle malandate Case Pamparino (1.158 m), raggiunge il Bocchino della Meraviglie (1180 m, 0.40 ore), un punto di valico dove convergono diversi sentieri e strade sterrate. Dal colle si imbocca a destra il viottolo che scende sul versante padano e, dopo un tornante di alcune decine di metri, si raggiunge la fresca "Fontana delle Meraviglie", dove si abbandona lo sterrato per un sentiero segnato con bande bianco/rosse che si stracca verso sinistra. Il nostro itinerario scende all'inizio piuttosto ripido e poi si allarga verso sinistra a mezzacosta. Con alcuni saliscendi il sentiero attraversa il boscoso versante nord del Monte Galero, confluisce su un viottolo più ampio; da notare la curiosa presenza di una macchina scavatrice abbandonata che si è ormai così integrata nel paesaggio da essere stata scelta da chi ha segnato il sentiero per dipingerci il segnavia. Si arriva così al "Prato del Poco", un ampio colletto tra due valloni laterali della Val Tanaro (1.275 m, 0.40 ore). Lasciatisi a sinistra l'itinerario che prosegue parallelo al crinale alpino principale si imbocca verso destra un sentierino, anch'esso segnato da bande bianco/rosse, che si inoltra in direzione del Bric della Penna. Passando nei pressi del crinale secondario il nostro sentiero ne evita le asperità e si porta alla base dell'ampio crestone che dà accesso alla montagna. Interessante l'abbondante presenza di cespugli di bosso allo stato selvatico. Con un ultimo ripido strappo si raggiunge infine la cima del Bric della Penna (1.375 m, 0.40 ore), segnalata da un ometto in pietrame e che offre un ottimo punto di vista sulle montagne circostanti e sul fondovalle.
Ritorno: il ritorno avviene seguendo a ritroso l'itinerario dell'andata. Poco prima del "Prato del Poco" è possibile raggiungere con una breve deviazione tra gli alberi il "Truc del Poco" (1.312 m), la cui cima è costituita da un dente roccioso. La deviazione per salire al Monte Pennino (1.272 m) è più lunga. La via più comoda per raggiungere la cima di questo rilevo boscoso è quella di percorrere una stradina forestale, ormai ridottasi ad un sentiero, che si stacca dallo sterrato principale poco prima del Bocchino delle Meraviglie, e che risale tenendosi sul versante padano della montagna fino ad una altissima antenna strallata con cavi d'acciaio che sorge sul crinale principale poco prima del punto culminante. Seguendo il crinale è poi possibile raggiungere in breve la cima, che però data l'abbondante vegetazione quasi non offre scorci panoramici degni di nota. Per ricongiungersi alla stradina forestale percorsa all'andata si può scendere, senza percorso obbligato, lungo il versante ligure del monte.